Neuroni oressinici tracciano i tempi del glucosio
ematico
ROBERTO COLONNA
NOTE E NOTIZIE - Anno XXI – 01 giugno 2024.
Testi
pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di
Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie
o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione
“note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati
fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui
argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione
Scientifica della Società.
[Tipologia del testo: RECENSIONE]
È vero che il cervello – come è stato ipotizzato – è in grado di
tracciare a quale velocità si verificano i cambiamenti del glucosio nel sangue?
Conoscere tali frequenze di variazione consentirebbe di prevedere un
cambiamento imminente e porre in essere una tempestiva risposta al nuovo stato
o regime metabolico, associato all’attività neuronica e gliale. A seguito di
quanto emerso in precedenti studi, alcuni dei quali sono stati da noi qui
recensiti, sono stati candidati al ruolo di sensori del glucosio i
neuroni HON, ossia le cellule nervose ipotalamiche che orchestrano la reazione
di allerta mediante oressine/ipocretine. Non è noto, però, se questi neuroni
tracciano la concentrazione del glucosio, ossia funzionano con un meccanismo di proportional tracking o rilevano piuttosto il tasso di variazione con un meccanismo di derivative
tracking.
Paulius Viskaitis e colleghi hanno affrontato questo problema giungendo a
individuare il reale meccanismo fisiologico.
(Viskaitis P. et al. Orexin neurons track temporal features of blood
glucose in behaving mice. Nature
Neuroscience – Epub ahead
of print doi: 10.1038/s41593-024-01648-w,
2024).
La provenienza degli autori è la seguente: Department of Health Sciences
and Technology, Swiss Federal Institute of Technology (ETH Zurich), Zurich (Svizzera);
Centre for Discovery Brain Sciences, University of Edinburgh, Edinburgh (Regno Unito);
Institute of Pharmacology and Toxicology, University of Zurich, Zurich (Svizzera).
Paulius Viskaitis e colleghi hanno simultaneamente registrato i neuroni
oressinergici HON ipotalamici e rilevato i tassi ematici di glucosio, in topi
maschi in piena attività; mettendo in relazione le due serie di dati hanno
verificato che le risposte funzionali massimali dei neuroni HON si verificavano
in considerevole anticipazione temporale (minuti) dei picchi di
glucosio, per effetto di un meccanismo di derivative tracking.
Infine, l’osservazione sperimentale ha dimostrato che l’attività dei
neuroni HON è importante per la soppressione locomotoria evocata dal glucosio.
L’insieme dei risultati emersi ha rivelato una dimensione temporale della
rilevazione del glucosio ematico cerebrale, un legame neurobiologico e una
visione algoritmica della percezione del glucosio ematico negli orchestratori oressinici
di risveglio e allerta.
L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e
invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del
sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).
Roberto
Colonna
BM&L-01 giugno 2024
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